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Trapassatofuturo

TRAPASSATOFUTURO è il contenitore che tende a fornire un quadro dei progetti e degli interventi previsti ed in corso, per dare risposta alla dinamica delle esigenze di qualificazione del territorio e della città. Ecco perché è inserito qui il Piano Regolatore Generale a fianco delle opere pubbliche di maggior rilievo.
Lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo dell'auditorium di Budrio in via Saffi.
Intervento: Lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo dell'Auditorium di Budrio, via Saffi
Costo totale dell'opera: 150.000,00 euro
download 100.000 euro, contributo della Associazione Nuovamente, reso possibile grazie al concorso "Progetta il Tuo Spazio" indetto dall'associazione stessa tra le scuole superiori della Provincia di Bologna, al quale hanno partecipato alcuni studenti dell'Istituto ITIS di Budrio.
Particolari problematiche: Edificio sottoposto a vincolo L.1089/39.
Intervento: Rinnovamento del parco e delle strutture ad esso connesse, incrocio delle vie Europa e Cesare Battisti a Budrio, area antistante la stazione ferroviaria
Intervento: Rinnovamento del parco, ubicato tra le vie Edera e Giovanni XXIII, a ridosso del polo scolastico primario e secondario e delle principali strutture sportive del capoluogo
Costo totale dell'opera: 200.000,00 euro
Contributi: 55.000,00 euro finanziati dalla Regione Emilia Romagna con contributo ex L.R.3/99 art.220 bis.
Inizio lavori: Il progetto è stato studiato e finanziato nell'anno 2003
Fine lavori: Estate 2004
Intervento: Restauro delle torri di nord-ovest e sud-ovest e delle mura di piazza Metteotti, con creazione di giardini tematici.
Costo totale dell'opera: Primo stralcio: 222.000,00 euro
Contributi: Al finanziamento degli interventi provvedono il Comune di Budrio, la Regione Emilia Romagna, la Fondazione del Monte, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in forza di un accordo di programma tra Regione Emilia Romagna e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica. In forza dell'accordo di programma la quota a carico del Comune di Budrio è circa l'11% della spesa complessiva.
Inizio lavori: Primo stralcio: anno 2003
Fine lavori: Primo stralcio: anno 2004

Descrizione
L'attuazione degli interventi è prevista in n.3 stralci.
Lavori eseguiti:

1. torri N-O, S-O e mura di p.zza Matteotti
Di prossima attuazione:
2. restauro delle torri e delle mura est (v. Verdi)
3. realizzazione di quattro giardini tematici (uno per ogni torre)

Gli interventi previsti nello stalcio appaltato, il primo, sono ultimati e regolarmente conclusi. Sono stati eseguiti i seguenti interventi:
• Mura di p.zza Matteotti: pulizia profonda e restauro della cortina muraria. Rimozione di una ingente quantità di armadi di distribuzione e cavi che oscuravano la vista della struttura storica. Ricostruzione della pavimentazione stradale lapidea e attivazione dell'impianto di illuminazione scenografica.
• Torre di sud-ovest: pulizia profonda e restauro della cortina muraria, dei pavimenti in cotto e dei soffitti lignei e realizzazione di nuovi tamponamenti in vetrocamera. La scala interna è stata restaurata e modificata in modo da renderla più agevole e sicura per i visitatori. Sono stati realizzati un nuovo impianto elettrico, idrico e di illuminazione.
Sono stati eseguiti interventi di sistemazione del verde. La pavimentazione stradale lapidea antistante è stata ricostruita e l'impianto di illuminazione scenografica esterno attivato.
• Torre di Nord-ovest: pulizia profonda e restauro della cortina muraria e del pavimento in cotto. Realizzazione di tamponamento in vetrocamera della apertura laterale.
Sono state modificate l'area cortiliva e la recinzione della vicina casa comunale, in modo da realizzare un percorso pedonale attorno alla torre. E' stato installato un nuovo impianto elettrico, apparecchi illuminanti versatili ed ornamentali. La pavimentazione stradale lapidea antistante è stata ricostruita e l'impianto di illuminazione scenografica esterno attivato.
Il luogo
Progettare sul luogo dell’ex Carico dell’Acqua, al margine del perimetro del centro urbano storico di Budrio, ha significato affrontare il tema della ri-formalizzazione del limite della città. Le due torri-serbatoio, collocate in prossimità del preesistente tracciato del fossato a protezione dell’antica cinta muraria, si ponevano come confine tra il tessuto compatto dell’interno della città e quello più rado della prima periferia storica. L’intervento si è posto come nuovo fulcro urbano la cui accessibilità è garantita sia dall’esterno attraverso i viali perimetrali, che dall’interno della città, ricevendo quindi i flussi di traffico pedonale sulla direttrice da e verso il centro città.

Le scelte progettuali
Il sedime archeologico della cinta muraria, del suo fossato, unitamente alla memoria dell’acqua, presenze di un passato remoto e più prossimo nelle torri, hanno suggerito di adottare sulla parte interna alla città un corpo lineare continuo che recuperasse la cortina scenografia delle antiche mura di cinta ricostituendo una nuova prospettiva sulla via Benni. Un nuovo muro che si pone come diaframma aperto tra l’interno e l’esterno, generatore di percorsi alle varie funzioni del Centro Multiculturale, elemento servente delle Torri dell’Acqua. Un elemento di collegamento verticale - trasparente e sordo per non entrare in conflitto con le eclettiche figure monumentali delle due torri storiche - unisce l’elemento muro, contenente una caffetteria, spazi Informativi e multimediali, ai due fabbricati esistenti dell’Ex Carico dell’acqua. Dalla medesima torre di collegamento si accede al piano terrazze. Tali livelli, così collegati, consentono la fruibilità di spazi intergrati ma opportunamente isolati, all’aperto e al chiuso anche ai disabili. Al piano interrato, sempre raggiungibile dalla torre trasparente attraversando il muro, si trova la vasca serbatoio rettangolare recuperata come sala per riunioni essendo completamente vetrata su di un lato. La vetrata è apribile su un piccolo spazio che evidenzia la struttura in calcestruzzo della vasca originale. Successivamente, in diretta connessione con lo spazio polifunzionale, diverse aree di disimpegno consentono spazi espositivi temporanei. I servizi igienici comuni, volutamente realizzati con queste caratteristiche “crude” ed essenziali e gli spazi tecnologici sono anch’essi ricavati nel piano interrato.

Diario dell’intervento di restauro
L’intervento di recupero e restauro delle Torri dell’acqua si suddivide in due fasi principali:

1. torre alta:
la struttura in cemento armato presentava numerose fessurazioni probabilmente caratterizzate dal fenomeno della carbonatazione del ferro. Asportate le parti staccate e precedentemente realizzate e effettuato l’intervento di protezione del ferro con adeguati prodotti stabilizzanti si è proceduto alla ricostituzione dei copriferri con malte specifiche.
Il serbatoio pensile, una volta ispezionato e controllato nella sua staticità, è stato adeguatamente impermeabilizzato sulla copertura e all’interno al fine di sostenere una piccola quantità d’acqua utile alle performance artistiche, all’irrigazione degli spazi verdi e del raffrescamento della copertura del serbatoio basso.
Le pareti con mattoni in faccia vista sono state sagramate con colori definiti da prove in cantiere. Gli spazi interni hanno subito una sabbiatura leggera al fine di eliminare il primo strato di tinteggio o di intonaco ammalorato. Sono state eseguite le riquadrature sulle finestre e sulle porte mentre il resto dei paramenti è rimasto con tale finitura semifinita.

2. torre bassa:
La struttura in muratura presentava alcune fessurazioni probabilmente caratterizzate dall’assestamento. Si è resa necessaria la totale asportazione delle parti staccate di intonaco e la sostituzione dei mattoni distrutti. Il serbatoio pensile, una volta ispezionato e controllato nella sua staticità, è stato impermeabilizzato sulla copertura. Le pareti con mattoni in faccia vista sono state sagramate con colori definiti da prove in cantiere.
Anche qui gli spazi interni hanno subito una sabbiatura leggera e sono state eseguite le riquadrature sulle finestre e sulle porte mentre il resto dei paramenti rimarrà con tale finitura semifinita.
Tutte le tubazioni in ferro sono state recuperate attraverso sabbiatura o/e pulitura e sono rimaste quali arredo permanente degli spazi.

I Materiali
Il sistema costruttivo è stato orientato a recuperare la cultura edilizia del luogo, assumendo come dati essenziali l’impiego e il recupero dei materiali tradizionali legati a tecnologie rivedute.
Sono stati utilizzati mattoni pieni, vetromattone, calcestruzzo armato e architettonico, ferro, vetro, mattone faccia a vista.
Intervento: Ricostruzione del Ponte d'Accursio sul torrente Idice in località Riccardina
Costo totale dell'opera: 1.021.981,65 euro
Contributi: 561.519,83 euro, Regione Emilia-Romagna
Inizio lavori: Inizio lavori in stabilimento 18/07/05
Fine lavori: Complessivo 180 giorni
Intervento: Realizzazione della palestra di Mezzolara, via Lumaca
Costo totale dell'opera: 2.100.000,00 euro
Finanziamento: Mutuo Istituto di Credito Sportivo
Inizio lavori: 09/04/05
Inagurazione: 13/01/2007

Descrizione
Sabato 13 gennaio 2007 il Sindaco di Budrio Carlo Castelli ha inaugurato il nuovo Centro Sportivo di Mezzolara in Via Lumaca. Con superficie di oltre 1800 mq, la nuova struttura comprende un campo di gioco per le attività di basket, volley, calcetto e pattinaggio ed alcune aree di servizio fra cui un bar, una sala per i giochi da tavolo e spazi polivalenti per corsi di ballo, ginnastica, autodifesa, yoga ed altre attività di fisioterapia, estetica e medicine alternative.
Intervento: Costruzione del nuovo asilo nido delle Creti
Costo totale dell'opera: 1.550.000 euro
Contributi: 525.000 euro, Regione Emilia-Romagna
Inizio lavori: 19/04/05
Fine lavori: 480 gg

Descrizione
L'edificio destinato ad ospitare l'asilo nido, nuovo polo per l'infanzia del Capoluogo, sarà collocato all'interno di una ampia asta di verde pubblico di nuovo impianto entro la quale potranno trovare spazio strutture diffuse di uso collettivo.
L'edificio e' costituito da uno spazio centrale di forma circolare che definisce il luogo delle attività comuni e ospiterà inizialmente 3 sezioni/nido, ma è prevista la possibilità di una espansione del complesso con ulteriori unità didattiche afferenti anche ad altri servizi educativi per l'infanzia sino ad un massimo di 5 unità. Le attività di preparazione dei pasti e quelle connesse alla pulizia delle attrezzature di servizio saranno svolte all'interno del complesso.
L'area esterna di pertinenza sarà suddivisa in ambiti attrezzati per spazi gioco, in aree a disposizione per attività all'aperto e in aree con una rilevante dotazione di verde poste a protezione delle aree gioco e configurate come elemento didattico di sensibilizzazione alle tematiche naturalistiche ed ambientali.
pgtu
In presenza di un quadro infrastrutturale e territoriale in evoluzione, l’Amministrazione ha inteso affrontare l’elaborazione del Piano Generale del Traffico che è stato approvato con Delibera n. 73 del 29 Ottobre 2008.



Gli obiettivi generali alla base del progetto sono:

il miglioramento delle condizioni della circolazione (mobilità veicolare, mobilità pedonale, sosta veicolare);

il miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti stradali, sicurezza per ciclisti e pedoni e, in particolare per “gli scolari e le persone anziane e quelle con limitate capacità motorie”) attraverso interventi sulle infrastrutture e la regolazione del traffico;

la riduzione degli inquinamenti acustico e atmosferico, da perseguire, nei limiti del PUT, principalmente “attraverso la fluidificazione del traffico … interventi di orientamento e controllo della domanda di mobilità …e, ove necessario, la limitazione della circolazione veicolare”;

il risparmio energetico, anch’esso connesso, nei limiti del PUT, alla fluidificazione del traffico (“che comporta essenzialmente sia la riduzione dei tempi di viaggio sia il risparmio dei consumi energetici”).





Per quanto riguarda la dimensione territoriale la proposta di una rete ciclabile che innerva l'intero territorio comunale e che all'interno dei centri abitati acquisti un ruolo significativo per la mobilità urbana. La proposta coglie delle opportunità già presenti nel territorio: la conformazione pianeggiante adeguata alla fruizione ciclabile, la presenza di centri urbani frazionali capaci di attrarre interessi, una fitta maglia di presenze storico-ambientali nel territorio, l’interconnessione con la ferrovia che a seguito del rinnovo delle linea sarà adeguata all’interscambio treno/bici.

Per il capoluogo, cresciuto dimensionalmente in modo significativo, anche per la presenza di servizi di forte attrattività, e destinato a ulteriori ampliamenti viene definita in modo più approfondito l’organizzazione della mobilità urbana. Attraverso la gerarchizzazione della rete stradale si individuano le “regole” della mobilità nei diversi tipi di strade e alla individuazione degli interventi necessari per rapportare al ruolo le caratteristiche tipologiche delle strade. Tra i tanti interventi contenuti nel PGTU emergono le strategie che rendono possibile il dialogo e la connessione tra le parti di abitato cresciute “al di là” dalla ferrovia, che per il capoluogo e il territorio di Budrio è un vincolo, ma soprattutto un’opportunità, in considerazione anche degli interventi di ammodernamento in corso. Il tema dell’attraversamento della linea ferroviaria, non viene affrontato con uno specifico intervento, ma con una strategia complessiva che risolve sia la connessione veicolare sia la connessione dell’”utenza debole” ciclisti e pedoni.

Una disciplina dedicata è prevista per il centro storico, che ripropone i problemi tipici dei tessuti urbani storici: la convivenza della mobilità veicolare con gli altri tipi di mobilità, la divaricazione tra la richiesta di parcheggi dei residenti e fruitori del centro storico e le effettive disponibilità di spazi utilizzabili per la sosta senza ricadute negative sulla fruibilità e sulla morfologia degli spazi pubblici.

Premesse queste condizioni preliminari, si propone per il centro storico un “codice di comportamento” che consenta la possibilità della sua fruizione da parte dei residenti e di tutti i diversi tipi di utilizzatori nel rispetto reciproco delle diverse esigenze.

Alle assunzioni del PGTU/2008 seguiranno progetti specifici coinvolgendo le consulte e i cittadini e saranno accompagnata da una verifica delle modalità attuative degli Uffici Comunali che dovranno garantire il coordinamento e la programmazione degli interventi nonchè la conformità con le strategie e “regole” definite dal progetto per il raggiungimento degli obiettivi dell’Amministrazione ivi contenuti.

Elenco elaborati che costituiscono il Piano generale del Traffico (scaricabili in PDF quelli in neretto) , i restanti sono disponibili presso servizio urbanistica – settore sviluppo del territorio.