Le Torri d'Acqua
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | via Benni - piazzetta Fabrizio De Andrè |
Telefono | 051 6928281 |
cultura@comune.budrio.bo.it |
La Memoria dell'Acqua: il recupero dell’ex- carico dell’Acqua di Budrio
Il Premio Centocittà, indetto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo è uno dei più prestigiosi nel panorama dell’architettura italiana; nato nel 1996 da un’idea di Renzo Piano, intende incoraggiare il recupero creativo e funzionale di complessi edilizi di proprietà pubblica situati all’interno del centro storico. La quarta edizione del premio, indetta nel 2002, se l’ è aggiudicata il Comune di Budrio, con un progetto che ha sbaragliato la concorrenza di altri 99 comuni italiani. Il progetto vincitore, denominato ‘La Torre dell’Acqua’ – nome originale – Geschichte che in tedesco vuol dire Storie vive- dell’ Arch. Andrea Oliva - è una proposta per il recupero dell’ex carico dell’Acqua, vecchio di oltre cent'anni, dislocato nel centro del paese al confine con il centro storico. Le due torri, elementi d’archeologia produttiva, non sono mai state completamente rimosse dalla vita sociale del paese ma anzi utilizzate in occasioni di eventi aggregativi soprattutto dalla fascia più giovane della popolazione.
I lavori iniziati nel 2006 si sono conclusi nel 2009 rendendo lo stabile fruibile a tutta la cittadinanza. Le Torri rappresentano un notevole esempio di valorizzazione di un monumento di archeologia industriale e si pongono l’obiettivo di sottrarre dal possibile progressivo degrado uno spazio storico e simbolico, destinandolo a centro polifunzionale.
Il progetto ha iniziato a realizzarsi nel momento stesso in cui si è voluto recuperare una vecchia area di archeologia industriale e destinarla a spazio dove diverse espressioni culturali contemporanee potessero dialogare con il proprio pubblico.
Si è passati quindi dal progetto di recupero fisico a identificare un luogo come vero e proprio spazio del contemporaneo inteso come luogo di espressione moderna dello spazio, dell’arte e dello stare insieme. In questo senso negli anni, le Torri dell’Acqua hanno rappresentato non solo il luogo dove eventi musicali, teatrali, artistici in genere hanno trovato una nuova dimensione, ma anche dove si sono espressi attività professionali, sessioni formative, eventi congressuali, conferenze stampa e altri momenti associativi che hanno potuto ritrovarsi ed esprimersi in tutta la loro complessità.
Le diverse attività che si svolgono sono dovute anche al tipo di recupero dell’edificio che ha dato vita ad ambienti di volumetria variabili e per questo adatti alle più diverse esigenze.
La gestione dello spazio risulta condivisa da più soggetti che in sinergia propongono un progetto culturale fruibile da tutta la cittadinanza.
L’identità degli spazi
Il recupero del complesso ha dato vita ad ambienti di volumetria variabile e per questo adatti alle più diverse esigenze: eventi musicali, teatrali, artistici in genere trovano nelle Torri dell’acqua una nuova dimensione, ma anche attività professionali, sessioni formative, eventi congressuali, conferenze stampa e altri momenti associativi possono trovare il valore aggiunto di una location d’eccezione.
La leggerezza di ambienti simili a bolle sospese nel vuoto incontra la linearità di forme squadrate in un gioco di piani diversi e sfalsati, creando un luogo unico nel suo genere e di grande suggestione.
Gli spazi, molto diversi tra loro, si alternano in eleganza e versatilità di utilizzo con vasti terrazzi circolari o quadrati anch’essi utilizzabili nei momenti ricreativi degli eventi o per serate particolari.
L’impiego di vetro, legno, ferro, cemento a nudo e qualche gioco d’acqua, il tutto sapientemente illuminato, contribuiscono a rendere Le Torri dell’Acqua una location di rara atmosfera.
La Sala Ottagonale
Situata al piano terra occupa tutta la torre più antica che ospitava il primo serbatoio di raccolta. L’acqua arrivava per caduta dalle sorgenti ubicate ad una decina di chilometri più a sud e, sempre per caduta, alimentava le case del paese. I lavori di ristrutturazione hanno messo in luce una suggestiva volta in cemento, soffitto della cisterna originale. La sala, dalla peculiare forma ottagonale, è conosciuta anche per la sua ottima acustica. La sala, che ha un diametro di 13 metri, può contenere fino a 90 persone ed è dotata di schermo per videoproiezione, videoproeiettore, impianto di amplificazione, microfonia fissa, fari di illuminazione .
La Sala Vasca
Al piano interrato è stata recuperata la vasca di raccolta più recente, quella costruita negli anni Sessanta. Si tratta di una sala rettangolare, molto luminosa pur essendo sotto il livello stradale, grazie ad una parete completamente vetrata che crea una piacevole sorgente di luce naturale.
All'esterno della vetrata un gioco di luci inserite a pavimento fa da scenario alla parete di fondo, mantenuta intatta nelle finiture a memoria della vasca originale. La sala, che misura mt 12 x 7,50, può contenere fino a 70 persone ed è dotata degli stessi impianti della Sala Ottagonale.
I Terrazzi
Gli spazi, molto diversi tra loro, si alternano in eleganza e versatilità di utilizzo con vasti terrazzi circolari o rettangolari, anch’essi utilizzabili nei momenti ricreativi degli eventi o per serate particolari.
Gli Spazi espositivi
Sono tre. Uno a Piano terra, quale continuazione dell’area bar/ristoro, due al piano interrato di cui il primo occupa tutta la lunghezza della costruzione mentre il secondo è alloggiato nella vasca tonda.
Il Premio Centocittà, indetto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo è uno dei più prestigiosi nel panorama dell’architettura italiana; nato nel 1996 da un’idea di Renzo Piano, intende incoraggiare il recupero creativo e funzionale di complessi edilizi di proprietà pubblica situati all’interno del centro storico. La quarta edizione del premio, indetta nel 2002, se l’ è aggiudicata il Comune di Budrio, con un progetto che ha sbaragliato la concorrenza di altri 99 comuni italiani. Il progetto vincitore, denominato ‘La Torre dell’Acqua’ – nome originale – Geschichte che in tedesco vuol dire Storie vive- dell’ Arch. Andrea Oliva - è una proposta per il recupero dell’ex carico dell’Acqua, vecchio di oltre cent'anni, dislocato nel centro del paese al confine con il centro storico. Le due torri, elementi d’archeologia produttiva, non sono mai state completamente rimosse dalla vita sociale del paese ma anzi utilizzate in occasioni di eventi aggregativi soprattutto dalla fascia più giovane della popolazione.
I lavori iniziati nel 2006 si sono conclusi nel 2009 rendendo lo stabile fruibile a tutta la cittadinanza. Le Torri rappresentano un notevole esempio di valorizzazione di un monumento di archeologia industriale e si pongono l’obiettivo di sottrarre dal possibile progressivo degrado uno spazio storico e simbolico, destinandolo a centro polifunzionale.
Il progetto ha iniziato a realizzarsi nel momento stesso in cui si è voluto recuperare una vecchia area di archeologia industriale e destinarla a spazio dove diverse espressioni culturali contemporanee potessero dialogare con il proprio pubblico.
Si è passati quindi dal progetto di recupero fisico a identificare un luogo come vero e proprio spazio del contemporaneo inteso come luogo di espressione moderna dello spazio, dell’arte e dello stare insieme. In questo senso negli anni, le Torri dell’Acqua hanno rappresentato non solo il luogo dove eventi musicali, teatrali, artistici in genere hanno trovato una nuova dimensione, ma anche dove si sono espressi attività professionali, sessioni formative, eventi congressuali, conferenze stampa e altri momenti associativi che hanno potuto ritrovarsi ed esprimersi in tutta la loro complessità.
Le diverse attività che si svolgono sono dovute anche al tipo di recupero dell’edificio che ha dato vita ad ambienti di volumetria variabili e per questo adatti alle più diverse esigenze.
La gestione dello spazio risulta condivisa da più soggetti che in sinergia propongono un progetto culturale fruibile da tutta la cittadinanza.
L’identità degli spazi
Il recupero del complesso ha dato vita ad ambienti di volumetria variabile e per questo adatti alle più diverse esigenze: eventi musicali, teatrali, artistici in genere trovano nelle Torri dell’acqua una nuova dimensione, ma anche attività professionali, sessioni formative, eventi congressuali, conferenze stampa e altri momenti associativi possono trovare il valore aggiunto di una location d’eccezione.
La leggerezza di ambienti simili a bolle sospese nel vuoto incontra la linearità di forme squadrate in un gioco di piani diversi e sfalsati, creando un luogo unico nel suo genere e di grande suggestione.
Gli spazi, molto diversi tra loro, si alternano in eleganza e versatilità di utilizzo con vasti terrazzi circolari o quadrati anch’essi utilizzabili nei momenti ricreativi degli eventi o per serate particolari.
L’impiego di vetro, legno, ferro, cemento a nudo e qualche gioco d’acqua, il tutto sapientemente illuminato, contribuiscono a rendere Le Torri dell’Acqua una location di rara atmosfera.
La Sala Ottagonale
Situata al piano terra occupa tutta la torre più antica che ospitava il primo serbatoio di raccolta. L’acqua arrivava per caduta dalle sorgenti ubicate ad una decina di chilometri più a sud e, sempre per caduta, alimentava le case del paese. I lavori di ristrutturazione hanno messo in luce una suggestiva volta in cemento, soffitto della cisterna originale. La sala, dalla peculiare forma ottagonale, è conosciuta anche per la sua ottima acustica. La sala, che ha un diametro di 13 metri, può contenere fino a 90 persone ed è dotata di schermo per videoproiezione, videoproeiettore, impianto di amplificazione, microfonia fissa, fari di illuminazione .
La Sala Vasca
Al piano interrato è stata recuperata la vasca di raccolta più recente, quella costruita negli anni Sessanta. Si tratta di una sala rettangolare, molto luminosa pur essendo sotto il livello stradale, grazie ad una parete completamente vetrata che crea una piacevole sorgente di luce naturale.
All'esterno della vetrata un gioco di luci inserite a pavimento fa da scenario alla parete di fondo, mantenuta intatta nelle finiture a memoria della vasca originale. La sala, che misura mt 12 x 7,50, può contenere fino a 70 persone ed è dotata degli stessi impianti della Sala Ottagonale.
I Terrazzi
Gli spazi, molto diversi tra loro, si alternano in eleganza e versatilità di utilizzo con vasti terrazzi circolari o rettangolari, anch’essi utilizzabili nei momenti ricreativi degli eventi o per serate particolari.
Gli Spazi espositivi
Sono tre. Uno a Piano terra, quale continuazione dell’area bar/ristoro, due al piano interrato di cui il primo occupa tutta la lunghezza della costruzione mentre il secondo è alloggiato nella vasca tonda.
Allegati
- Modulo prenotazione sale comunali [.pdf 92,18 Kb - 28/04/2020]