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Mezzolara

Scheda

Lo stemma con i due covoni di grano esalta la fertilità del suolo di questo territorio, frutto di lunghe e pazienti bonifiche che, attraverso i secoli, hanno trasformato in terre produttive le valli e le paludi che si estendevano qui fino al Mille. Varie le ipotesi degli storici sull’origine del nome; la più attendibile la fa risalire ad un Mozolarius, a cui l’arcivescovo di Ravenna avrebbe concesso la massa(tenuta) da bonificare, da cui “massa del Mozolario, Mozolaria, Mezzolara”.
Mezzolara oggi presenta le caratteristiche di un piccolo comune, con un centro storico ben strutturato: la chiesa di San Michele, di antica origine (XIII secolo), poi trasformata da ripetuti restauri (dal secolo XV al XIX), che ospita anche un notevole affresco di Denys Calvaert (1612); l’edificio sede un tempo dell’antichissimo "Ospedale del Volpino"; la Torre dell’Orologio, innalzata negli ultimi decenni dell’Ottocento; il palazzo delle Scuole elementari, eretto nel 1913, che, nella sua ampiezza, attesta l’alta frequenza scolastica (già nel 1848 aveva il numero di scolari più alto). Più appartata in mezzo all’antico e rigoglioso parco, ricco di rare specie botaniche, sorge la settecentesca Villa Rusconi, con basi del Quattrocento, recentemente restaurata. Ricca di storia, ampiamente documentata in numerose pubblicazioni, per tutto l’Ottocento Mezzolara ebbe una notevole vita associativa: la “Società mezzolarese” (1865) vide i propri iscritti partecipi del movimento risorgimentale; il “Circolo operaio La Concordia”, sorto nel 1884, fu attivo nell’organizzazione delle lotte sociali e anche nel Novecento grande fu la partecipazione alla difesa dei diritti dei lavoratori agricoli, con le numerose adesioni di braccianti mezzolaresi alle Leghe guidate da Giuseppe Massarenti.
Oggi continua la tradizione con una vivace vita economica e culturale, come attestano la presenza di varie associazioni e le ricorrenti iniziative pubbliche: dal mercato l’ultima domenica di ogni mese; alla “Fiera della cipolla” alla fine di settembre, alle mostre organizzate durante l’anno.
Interessante dal punto di vista naturalistico la Valle Benni un tempo bacino di riserva dell’acqua per le risaie allora numerose, oggi oasi di protezione della flora e della fauna, di ripopolamento e di sosta per le specie migranti.
Fa parte de territorio di Mezzolara la borgata chiamata Ronchi, che si estende con le sue case coloniche sparse nella campagna, a sinistra dell’Idice. Nominata nei documenti prima del Mille, era molto più estesa ed aveva una chiesa funzionante già nell’anno 1300. L’attuale, dedicata a i Santi Filippo e Giacomo, non conserva alcuna traccia dell’antica: rifatta e ingrandita nella prima metà del secolo XVI, in cui venne costruito anche il campanile, subì grandi trasformazioni dall’Ottocento ad oggi. All’interno, dalla struttura molto semplice, troviamo, oltre una bella pala d’altare, una piccola terracotta secentesca della Madonna della salute, dentro una fastosa cornice, un tempo molto venerata.