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La Statua di Quirico Filopanti

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Piazza Filopanti
Giuseppe Barilli, conosciuto anche con lo pseudonimo di Quirico Filopanti (Budrio, 20 aprile 1812 – Bologna, 1894), è stato un politico e matematico italiano. Nato a Budrio il 20 aprile 1812, si laureò nel 1834 in matematica e filosofia, nel 1848 divenne professore di meccanica e idraulica. Fu attivamente impegnato nella politica risorgimentale, partecipando nel 1849 alla costituzione della Repubblica romana. Ricoprì l'incarico di segretario dell'Assemblea Costituente e fu autore del "Decreto Fondamentale" col quale il 9 febbraio fu dichiarato decaduto il governo temporale del Papa e proclamata la Repubblica. Dopo la caduta della Repubblica si rifugiò negli Stati Uniti e poi a Londra. Anche dopo la nascita del Regno d'Italia e il suo rientro nel paese dovette abbandonare l'incarico di insegnamento di Meccanica all'Università di Bologna per il ripetuto rifiuto di giurare fedeltà alla monarchia. Nel 1876 fu eletto parlamentare tra le file repubblicane.

Nel 1912 si formò a Budrio 'Il Comitato per il monumento a Filopanti', in occasione del centenario della sua nascita; lo presidieva il maestro Pietro Nanni, amico di Quirico, garibaldino con lui a Mentana. Con grandi feste e discorsi commemorativi, il monumento in bronzo, opera dello scultore Tullo Golfarelli, fu inaugurato il 15 giugno 1913, al centro della piazza principale del paese, che dal 1895 ne portava già il nome.
Nel giugno del 2011 è stato realizzato un importante restauro sulla statua di Quirico Filopanti, grazie all’intervento voluto dal Rotary Club Bologna Valle dell’Idice. Il restauro conservativo del monumento è stato affidato alla direzione dell’Architetto Tonino Zandi e, per la parte artistica, a Katia Ronzani. La statua è stata ripulita dallo sporco ma è stata mantenuta la naturale patina che ne testimonia la vetustità. Per quanto riguarda la parte marmorea, sono stati chiusi in modo parziale, affinché non si deteriorino ma restino come testimonianza storica, i fori lasciati dalle mitragliatrici degli aerei durante la guerra. Le scritte sul basamento sono state pristinate per renderle leggibili e si è intervenuti anche sui gradini in arenaria che sono stati trattati e consolidati.