27 agosto 2020
Anche quest’anno, in diverse zone dell’Emilia–Romagna (e del Veneto) sono state segnalate numerose infestazioni anomale presso aree abitate vicine ai campi coltivati. La specie, già facente parte della fauna italiana, negli anni passati non aveva quasi mai fatto registrare particolari disagi.
Chi è?
Nysius cymoides è una piccola cimice che negli ultimi anni ha fatto improvvisamente registrare numerosi casi di infestazione nelle abitazioni in diverse località del territorio regionale. Il genere Nysius è rappresentato in Italia da diverse specie, tutte tipiche di ambienti caldo – aridi.
Nysius cymoides è una piccola cimice che negli ultimi anni ha fatto improvvisamente registrare numerosi casi di infestazione nelle abitazioni in diverse località del territorio regionale. Il genere Nysius è rappresentato in Italia da diverse specie, tutte tipiche di ambienti caldo – aridi.
Che problemi dà?
L’insetto non punge e non è pericoloso per l’uomo o gli animali domestici.
Nel periodo estivo, dopo la raccolta delle colture, può tuttavia invadere in gran numero le abitazioni più vicine ai campi coltivati, causando forti disagi alla popolazione, e danneggiare le colture orticole circostanti.
L’insetto non punge e non è pericoloso per l’uomo o gli animali domestici.
Nel periodo estivo, dopo la raccolta delle colture, può tuttavia invadere in gran numero le abitazioni più vicine ai campi coltivati, causando forti disagi alla popolazione, e danneggiare le colture orticole circostanti.
Come vive?
Le diverse specie di Nysius vivono a spese di svariate colture erbacee, provocando tuttavia raramente danni significativi. Particolarmente colpite le Crucifere come la colza, ma possono essere danneggiate anche altre colture oleaginose (soia, girasole), leguminose (erba medica, lupino), cereali (avena, segale, sorgo) e barbabietola da foraggio.
Si tratta comunque di insetti legati ai campi coltivati, che possono invadere soltanto occasionalmente gli ambienti domestici, comunque senza mai riprodursi all’interno delle abitazioni.
Le diverse specie di Nysius vivono a spese di svariate colture erbacee, provocando tuttavia raramente danni significativi. Particolarmente colpite le Crucifere come la colza, ma possono essere danneggiate anche altre colture oleaginose (soia, girasole), leguminose (erba medica, lupino), cereali (avena, segale, sorgo) e barbabietola da foraggio.
Si tratta comunque di insetti legati ai campi coltivati, che possono invadere soltanto occasionalmente gli ambienti domestici, comunque senza mai riprodursi all’interno delle abitazioni.
Perché è diventato un problema?
Il particolare andamento climatico degli ultimi anni (siccità invernale, intense piogge primaverili e caldo estivo) ha probabilmente favorito la proliferazione di enormi quantità di Nysius. Nei mesi estivi, dopo la raccolta delle colture, gli insetti (forme giovanili prive di ali, in grado di muoversi camminando) si sono spostati in massa dai campi coltivati, invadendo le aree circostanti e le eventuali abitazioni vicine.
Si tratta in ogni caso di fenomeni a carattere straordinario, localizzati e temporanei, comunque limitati alle sole abitazioni vicine alla campagna e destinati ad esaurirsi in tempi relativamente brevi.
Il particolare andamento climatico degli ultimi anni (siccità invernale, intense piogge primaverili e caldo estivo) ha probabilmente favorito la proliferazione di enormi quantità di Nysius. Nei mesi estivi, dopo la raccolta delle colture, gli insetti (forme giovanili prive di ali, in grado di muoversi camminando) si sono spostati in massa dai campi coltivati, invadendo le aree circostanti e le eventuali abitazioni vicine.
Si tratta in ogni caso di fenomeni a carattere straordinario, localizzati e temporanei, comunque limitati alle sole abitazioni vicine alla campagna e destinati ad esaurirsi in tempi relativamente brevi.
Cosa fare
Per evitare le invasioni è importante l’intervento degli agricoltori che dovrebbero interrare, mediante aratura, i residui colturali della colza subito dopo la raccolta, soprattutto nei campi vicini alle aree abitate. In questo modo verrebbero sottratte agli insetti le principali fonti di cibo evitando nello stesso tempo la crescita incontrollata delle popolazioni.
A livello delle abitazioni, sono utili tutti gli strumenti di difesa passiva (zanzariere, ecc.) in grado di impedire l’ingresso degli insetti.
Per eliminare gli insetti entrati in casa è anche possibile utilizzare l’aspirapolvere nei siti più accessibili.
Per evitare le invasioni è importante l’intervento degli agricoltori che dovrebbero interrare, mediante aratura, i residui colturali della colza subito dopo la raccolta, soprattutto nei campi vicini alle aree abitate. In questo modo verrebbero sottratte agli insetti le principali fonti di cibo evitando nello stesso tempo la crescita incontrollata delle popolazioni.
A livello delle abitazioni, sono utili tutti gli strumenti di difesa passiva (zanzariere, ecc.) in grado di impedire l’ingresso degli insetti.
Per eliminare gli insetti entrati in casa è anche possibile utilizzare l’aspirapolvere nei siti più accessibili.
Cosa non fare
L’utilizzo indiscriminato di insetticidi, oltre ad essere nocivo per la salute delle persone, è di scarsa utilità nel contenimento delle infestazioni e non previene l’arrivo degli insetti dagli ambienti vicini.
Allo stesso modo sono poco efficaci i trattamenti insetticidi realizzati attorno alle case, su muri o marciapiedi, ma anche negli orti e nei giardini.
Interventi di questo tipo sono inoltre letali per gli insetti utili (api, bombi e farfalle) che frequentano il giardino.
Allegati
- CAA_Nysius cymoides colza [.pdf 707,23 Kb - 27/08/2020]
A cura di
Nome | Descrizione | ||||||||||||||
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Descrizione | Gestione del registro anagrafico, stato civile, servizio elettorale, servizio di leva | ||||||||||||||
Area | Settore Affari Generali | ||||||||||||||
Responsabile | Diego Baccilieri | ||||||||||||||
Referente | Natascia Tampieri | ||||||||||||||
Personale | Assunta Barattolo Giacomo Minozzi Alessandro Bressan Susi Nutile Roberto Totti Elisa Calori |
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Indirizzo | Piazza Filopanti, 11 | ||||||||||||||
Telefono | 051.6928290 per appuntamento 800.215255 (Numero verde) |
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Fax | 051 6928285 |
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urp@comune.budrio.bo.it |
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Note | Orario in vigore dal 17 aprile al 30 dicembre 2023 - ordinanza sindacale n. 3/2023 | ||||||||||||||
Apertura al pubblico |
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